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Cantina Novelli: quando il Sagrantino si fa bollicina, certo che anche il Traibo, diamine, che vino

Il titolo fa tanto Lina Wertmuller, ne sono consapevole, però mi serviva per porre l’attenzione su due vini di grande interesse prodotti dalla cantina umbra Novelli; mi riferisco al Rosé de Noir Sagrantino (100% sagrantino) e al Traibo un vino bianco ottenuto da uve Trebbiano Spoletino al 100%, ma andiamo con ordine.
La Cantina Novelli fa parte del Gruppo Novelli, azienda leader nel settore agroalimentare. L’idea vino di Novelli nasce nel 2000 quando in una tenuta di 30 ettari a Montefalco viene impiantato il Sagrantino; mentre a Spoleto, in una tenuta di 26 ettari, si decide di produrre vino bianco da uve trebbiano spoletino.
Fin da subito l’obiettivo dell’azienda è stato quello di riscoprire e recuperare gli antichi vitigni autoctoni dell’Umbria, in particolare il Trebbiano Spoletino “Maritato ad Acero”, vitigno dimenticato che è stato riscoperto proprio da Novelli con il fondamentale contributo del prof. Attilio Scienza.

I Vigneti di Novelli

Montefalco Sagrantino: Vigneto a corpo unico, è situato ad un’altitudine di 360 metri su di una collina che a nord-est si affaccia su Montefalco, nella zona identificata dal toponimo “Pedrelle” da cui prende il nome.  Lungo i confini risalta la presenza di querce disposte “a filare”, caratteristica degli storici limiti delle proprietà agricole.  Il clima, caratterizzato da estati calde e inverni molto freddi, ed il terreno di tipo argilloso e ricco di scheletro, consente alla vite di esprimere al meglio le caratteristiche di questo vitigno autoctono.
Il sistema di allevamento adottato dall’azienda è il “cordone speronato” con una densità di 5.000 piante ad ettaro e una resa di circa 65 q. La resa dell’uva in vino è pari al 65%.
La vendemmia viene effettuata manualmente nella prima metà del mese di Ottobre.

Trebbiano Spoletino:
Recentemente Cantina Novelli ha impiantato a Spoleto il nuovo vigneto, realizzato con il materiale genetico frutto della sperimentazione. Situato ad un’altitudine di 360 metri slm presenta esposizione nord sud. Il terreno è di medio impasto, franco e sciolto, ricco di scheletro e dotato di una buona percentuale di calcare.  La densità d’impianto è di 4000 ceppi/ettaro e la forma di allevamento è il guyot.  A questo nuovo impianto si affianca il vigneto già in produzione, situato alle pendici dei monti Martani ad un’altitudine di 380 metri slm ed esposto a sud.  Il terreno è argilloso e ricco di scheletro. Il clima, caratterizzato da estati calde e inverni molto freddi, consente alla vite di esprimere al meglio le caratteristiche di questo vitigno autoctono. Il sistema di allevamento adottato dall’azienda per questo impianto è invece il “cordone speronato” con una densità di 4.600 piante per ettaro e una resa di circa 80 q. La resa dell’uva in vino è pari al 72%.
La vendemmia viene effettuata manualmente nella seconda metà del mese di Ottobre.

I Vini degustati

Rosé de Noir Sagrantino Brut 2008
Bollicine metodo classico prodotte esclusivamente con uve Sagrantino della tenuta Novelli a Montefalco, ma elaborate in Francia, precisamente in Alsazia, per poi tornare in Italia a maturità raggiunta. La consulenza per la produzione è affidata a Bertrand Praz, enologo della Cantina Wolfberger (famosa per i suoi Cremant d’Alsace). Comunque era inevitabile che nel territorio umbro si producessero bollicine visto già nel 1622 il monaco benedettino Francesco Scacchi nella sua opera “De Salubri Potu Dissertatio”, anticipava di 50 anni il confratello Dom Perignon che poi fu molto più bravo nel marketing attribuendosi la paternità dell’arte spumantistica. Di Bel rosa antico, perlage sottile e persistente; al naso piccoli frutti rossi, in bocca il tannino del sagrantino si sente ma è lieve. Sicuramente ha ampi margini di crescita, magari aumentando il periodo di affinamento sui lieviti.

Traibo – Trebbiano Spoletino 2008 (bottiglia 78/2266)
Dopo otto anni di lavoro e grazie alle preziosissime ricerche condotte dal Prof. Attilio Scienza, il Trebbiano Spoletino, nella caratteristica tecnica di coltivazione “maritata ad acero”, è stato salvato dall’estinzione. Cantina Novelli, con uve provenienti da piante pre-fillossera, con età che oscilla cioè tra gli 80 e i 100 anni, ne ha prodotte solo 2266 bottiglie. Giallo oro, naso intenso con le note fruttate in evidenza (albicocca disidratata, frutta cotta) e poi miele, vaniglia, zafferano e torrone. Grande morbidezza e acidità, buona la sapidità. Quello che promette il naso si ritrova perfettamente in bocca, con una persistenza notevole. Imperdibile, m’iscrivo subito al club del Traibo.

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