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Le potenzialità del Lugana, discutendone a Le Morette

di Irene Graziotto

6.12.18. Non si tratta di ripasso delle tabelline ma della formula scelta da Le Morette per parlare di varietà, longevità e mineralità. 6 territori, 12 vini, 18 addetti ai lavori si sono incontrati a Peschiera del Garda giovedì scorso per confrontarsi e riflettere sulle potenzialità del Lugana.

Il Lugana è oggi una delle denominazioni che gode di maggiore salute, con l’uva che sfiora i due euro al chilo. Ma non è sempre stato così. Sicuramente non era così 25 anni fa quando il Lugana era contraddistinto da un’acidità potentissima, motivata anche dal rischio di fermentazioni indesiderate. Poi le cose sono cambiare, grazie alle nuove tecnologie ma soprattutto a decisioni importanti e coese da parte di tutti i produttori.

Si è potuto vendemmiare così a stagione più avanzata, quando l’acidità era ottimale e – racconta Carlo Veronese, direttore del Consorzio – “si è inoltre scelto di propendere più per uno stile mitteleuropeo dei vini, che per uno mediterraneo lasciando un leggero residuo zuccherino così da bilanciare maggiormente la forte acidità che caratterizza l’uva Turbiana, alla base del Lugana.” Si è poi riusciti ad accordarsi per una messa in vendita dopo il 15 gennaio dell’anno successivo alla vendemmia, riuscendo così a proporre al consumatore un vino che fosse perlomeno pronto -“un passo importante per l’intera denominazione” sottolinea Fabio Zenato, figlio del fondatore Gino e alla guida attuale de Le Morette con il fratello Paolo.

La degustazione ha tuttavia rivelato come il Lugana sia un ottimo prodotto non solo da giovane ma anche sul lungo tempo. Il confronto poi con il Fiano di Avellino, Chablis, Grüner Veltliner, Pinot Bianco e Verdicchio dei Castelli di Jesi, di produttori importanti, è stata una prova riuscita per mostrare da un lato il buon rapporto qualità-prezzo del Lugana – un fattore oggi sempre più determinante – e dall’altra la stoffa che lo contraddistingue.

Lugana DOC Mandolara 2015 Le Morette 

Giallo paglierino, fiore primaverile di campo, fragranza e melone bianco. Sorso intenso e giovanissimo, vena citrica e leggera sapidità. Vino per l’estate a bordo lago o per un degno aperitivo. Da uve Turbiana 100%, vendemmia manuale, vinificazione in acciaio a temperatura controllata e affinamento per almeno un mese in bottiglia.

Lugana DOC Benedictus 2010 Le Morette 

Un passo indietro lungo un lustro. Al naso maggiociondolo e caprifoglio, un leggerissimo ricordo di burro fuso, bocca ampia e ancora giovane, notevole freschezza, finale ammandorlato. Da riassaggiare fra qualche anno forse un lustro o più.  Da uve Turbiana 100% che provengono dal vigneto storico, anche qui vendemmia manuale nella terza decade di ottobre. Breve macerazione e vinificazione in acciaio a 16°C. Una parte conlude la fermentazione in tonneau di rovere. Affinamento per 6 mesi in tonneau di rovere.

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