Site icon La Stanza del vino

Ritorno al futuro per Il Nobile di Montepulciano: la nuova tipologia Pieve

Prologo

Nel corso del 2024 , una nuova tipologia di Vino Nobile di Montepulciano si affaccerà sul mercato, è il progetto “Pieve”. L’idea del Vino Nobile di Montepulciano “Pieve” (in aggiunta alle esistenti denominazioni Vino Nobile di Montepulciano e Vino Nobile di Montepulciano Riserva), è nata grazie ad uno studio organizzato che ha richiesto il consenso e la partecipazione collettiva di tutti i produttori di vino. E’ stato questo percorso di condivisione della conoscenza all’interno della denominazione che ha portato agli incontri, alle ricerche e alle analisi necessarie per portare avanti la “visione” del Vino Nobile di Montepulciano. Una visione supportata da diverse ricerche e sostenuta da esperti. Da un lato le ricerche geologiche e pedologiche, che il consorzio ha iniziato negli anni ’90, (siamo stati tra i primi in Italia a “zonizzare” le aree di produzione e successivamente a farle cartografare da Enogea); e gli studi storici fatti nelle biblioteche e nei vecchi archivi fino al Catasto Leopoldino del 1800.

Il progetto “Pieve”

Il “Vino Nobile di Montepulciano – Pieve” è il risultato di un complesso processo di analisi e ricerca portato avanti dal Consorzio per oltre un anno. Grazie alla volontà collettiva dei produttori, sono state definite e individuate alcune caratteristiche fondamentali di questa nuova tipologia di Vino Nobile di Montepulciano, che sarà conosciuto non solo con il suo nome (quello del territorio di produzione), ma anche attraverso caratteristiche distintive che lo legano al passato, alla tradizione enologica locale, al presente di oggi e al futuro internazionale di domani. Si tratta di un vino che sarà ricco di caratteristiche del suo specifico territorio (con sottozone e ulteriori unità geografiche). L’uvaggio sarà legato al Sangiovese e alle varietà autoctone complementari ammesse dal Consorzio, con uve prodotte esclusivamente dal produttore. Un’altra sorpresa è la realizzazione di una ulteriore e specifica commissione interna al Consorzio composta da enologi e tecnici del vino. A questi esperti sarà delegato il compito di valutare le caratteristiche corrispondenti al disciplinare prima dei necessari passaggi legislativi.

Con l’approvazione all’unanimità del disciplinare da parte dell’assemblea, e successiva approvazione della Regione Toscana, il testo è in attesa di approvazione finale del Ministero. Se si considera la possibilità di rendere il disciplinare retroattivo alla vendemmia 2020, e che i tempi di affinamento sono di 36 mesi, la prima annata sarà messa in commercio nel 2024.

Alcuni prototipi presentati a Vinitaly 2022

Le 12 zone (UGA), che saranno menzionate sull’etichetta dei vini imbottigliati insieme alla parola “Pieve”

La ricerca intrapresa sulla geologia e la geografia del territorio intorno a Pieve ha individuato 12 zone (UGA), che saranno menzionate sull’etichetta dei vini imbottigliati insieme alla parola “Pieve”. Questo aspetto è simbolico dell’identità unica del Vino di Montepulciano e per riflettere sul suo passato. La scelta di utilizzare toponimi territoriali è un riferimento alle Pievi che esistevano quando il territorio era suddiviso dall’epoca tardo romana e longobarda, derivante dallo studio e dall’analisi storica delle zone di produzione del vino, del paesaggio e della storia. In particolare, la volontà del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano è quella di riaffermare e codificare una realtà odierna alle sue antiche radici storiche; radici che hanno caratterizzato il territorio poliziano fino all’epoca moderna e che trovano eco nei documenti del catasto Leopoldino dei primi decenni del XIX secolo che suddividevano il territorio in sottozone distinte e definite con un toponimo.

Da un punto di vista sedimentologico il territorio di Montepulciano è diviso in quattro macro aree: quello collinare che da Montepulciano degrada verso la Val di Chiana, caratterizzato da sedimenti del Pliocene marino; quello delle aree a contatto con la Val Di Chiana, caratterizzato da sedimenti  dei terrazzi fluvio lacustri; quello pianeggiante della Val di Chiana; quello collinare di Valiano caratterizzato da sedimenti  di origine fluvio lacustre, pleistocenici.

Ascianello: Zona Nord

Argiano: Zona Sud-Est

Degustazione progetto Pieve – Vinitaly 2022

Badia: Zona Nord

Caggiole: Zona Nord

Cerliana: Zona Nord-Est

Piazza Grande Montepulciano

Cervognano: Zona Sud -Est

Gracciano: Zona Nord

Le Grazie: Zona Nord

San Biagio: Zona Ovest

Sant’Albino: Zona Sud

Valardegna: Zona Sud-Est

Valiano: Zona Est

 Epilogo in attesa del 2024

L’11 aprile 2022, a Vinitaly, si è tenuta quella che potremmo definire la prima del progetto “Pieve”, ovvero una degustazione dei 12 prototipi (annata 2020), condotta dalla giornalista Veronika Crecelius insieme all’enologo Giovanni Capuano. Il riscontro del bicchiere è stato decisamente entusiasmante, tanto da rendere davvero spasmodica l’attesa per l’arrivo delle prime bottiglie ufficiali nel 2024. A risentirci.

Le foto di Montepulciano e dei grappoli d’uva sono tratte dalla pagina Facebook del Consorzio Nobile di Montepulciano.

Exit mobile version