
Raccontare di un hotel cinque stelle lusso e del suo ristorante che ti offre la possibilità di desinare mentre ammiri lo spettacolo del Canal Grande, uno dei più affascinanti al mondo (ne converrete), è cosa facile. Può essere sufficiente dire che il Centurion Palace Hotel fa “rinascere” l’ottocentesco Palazzo Genovese a fianco della Basilica di Santa Maria della Salute, tra Punta della Dogana e il Museo Peggy Guggenheim, affacciandosi sul Canal Grande e sul Bacino di San Marco. Oppure parlare degli interni, progettati dall’architetto fiorentino Guido Ciompi in un perfetto connubio tra stile classico e contemporaneo; oppure di come dal Canal Grande, guardando attraverso le finestre, è possibile scorgere il suggestivo gioco di colori che si alternano in maniera simmetrica in tutto l’albergo: cioccolato, arancio, rosso e bianco o di come il grande lampadario di cristalli a forma di gondola predomini nella hall. È facile parlare del lusso ma sono altrettanto convinto che tutta questa magnificenza non possa brillare di luce propria, ha bisogno della cura maniacale anche del più piccolo dettaglio. Il caso ha voluto che le due figure “monomaniacali” (sia detto con tutto l’affetto possibile) di riferimento del Centurion, fossero rappresentate, manco ci trovassimo nella Commedia dell’arte, da un napoletano e da un veneziano, ci pensate? Il napoletano è Paolo Morra che in trent’anni di carriera ha prestato servizio presso le più importanti catene alberghiere di lusso: CIGA, Intercontinental, Hilton, Sheraton, Starwood e, infine, SINA Fine Italian Hotels e in Hotel come il Saint Regis Grand Hotel Roma, Excelsior napoli, Excelsior e Des Bains Lido di Venezia, Gritti Palace Venezia, presso il quale ha ricoperto per molti anni la carica di Resident Manager. È stato lui ha seguire i lavori di ristrutturazione e il lancio del nuovissimo Centurion Palace aperto poi un paio di anni fa. Da un professionista con un curriculum così, t’aspetti che ti metterà soggezione quando lo incontrerai, invece è la sua napoletanità a prevalere e ti senti subito a tuo agio.

Visitando qualche altri hotel, sempre della città lagunare, m’è capitato di vedere direttori imbalsamati con un’idea di gestione del personale antiquata e simil dittatoriale; per Paolo Morra, invece, il personale è risorsa preziosa su cui investire e questo lo percepisci subito dal clima che si respira tra il personale dell’hotel. Il veneziano è lo chef Massimo Livan, la sua famiglia è originaria di Castello, uno dei sestieri (quartieri) più famosi della città lagunare. Ha lavorato per il Gran Caffè Quadri, lo storico locale in Piazza San Marco, l’hotel The Westin e Regina (Gruppo Starwood), Villa San Carlo Borromeo a Milano. Massimo ama dire che “Venezia, la sua storia, la tradizione culinaria della Serenissima repubblica sono fonti d’ispirazione per me. Spesso parto proprio dallo studio di ricette della cucina veneziana per poi rivisitarle, reinterpretandole con uno stile contemporaneo”. L’Antinoo’s, Il ristorante che cura all’interno dell’hotel, è stato da poco premiato dalla Guida Michelin con quattro forchette rosse. Certo, frequentare un hotel cinque stelle lusso non è cosa per noi comuni mortali, me ne rendo conto; al Centurion Palace Hotel, però, ad un costo accessibile, è possibile regalarsi un sogno, anche soltanto per una cena e magari per una notte romantica: a Venezia, nella città degli amanti!
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