
Immaginate un giorno qualsiasi, un giorno ordinario! All’improvviso sul web inizia a rimbalzare la notizia che uno dei vignaioli tra quelli che amate e stimate di più, che avevate contribuito (nel vostro piccolo) a far conoscere ben prima del successo (tre bicchieri Vernaccia di San Gimignano Zeta 2010 e cantina emergente dell’anno 2012 per il Gambero Rosso, presenza nelle carte dei vini di alcuni pluristellati Michelin) chiuderà la baracca, così, senza una ragione né un motivo e allora iniziate a sentire un nodo nella gola, un buco nello stomaco, un vuoto nella testa, non ci capite niente e presi dal panico cercate di mettervi subito in contatto con il diretto interessato per sentire come stanno le cose veramente. Lui, l’artefice del subbuglio, è Mattia Barzaghi vignaiolo in San Gimignano; colui che, assieme ad un gruppo di produttori illuminati, ha ridato alla Vernaccia il lustro che merita.
Mattia mi tranquillizza, ci sono delle vicende personali che portano necessariamente a fare delle scelte dolorose ma c’è anche un nuovo progetto, bisogna solo aspettare un pochino e poi tutto ricomincerà come prima, meglio di prima! Qualche settimana dopo iniziano a circolare le nuove etichette: un uomo in tabarro e cappello che disputa una partita a scacchi con il migliore amico dell’uomo, molto evocativa ed emozionante per chi conosce Mattia Barzaghi e la sua storia. Il nuovo progetto si chiama “reZet” con la “Z” a ricordare il suo vino più famoso nonché il nome del suo amato cane; un ponte con il recente (glorioso) passato e il futuro, dove Mattia resetta ma non ricomincia da zero, anzi rilancia con un nuovo vino dal nome inequivocabile “Contro” che è agli antipodi della sua bella Vernaccia: un macerato da uve Trebbiano e Malvasia, nientemeno! Mattia e i suoi vini adesso hanno trovato casa in quella meravigliosa oasi alle porte di San Gimignano che è la cantina/agriturismo Mormoraia, la storia continua.
Won’t you help to sing These songs of freedom? – ‘Cause all I ever have: Redemption songs, Redemption songs, Redemption songs.
I vini degustati
“Solo” 2011 (100% Vernaccia di San Gimignano)
La Vernaccia base di Mattia, quella che prima si chiamava Impronta. Al naso basilico, lime, salvia, fiori bianchi, pesca bianca, fresca e morbida. Affinamento in acciaio sui propri lieviti per 5 mesi. Freschezza, estrema bevibilità che altro chiedere ad una Vernaccia di San Gimignano base?
“La” 2010 (100% Vernaccia di San Gimignano)
Al naso mela, menta, fiori bianchi. Fermenta in barriques e tonneaux e si affinna nelle stesse per 12 mesi, solo che in questo caso il legno è lieve, non barocco come capita per altre vernacce. Bella la nota acida e la nota amarognola sul finale.
“È” 2011 (100% Vernaccia di San Gimignano)
È, la vernaccia che prima si chiamava Zeta, il capolavoro di Mattia. So che parlare di note minerali non sta bene e fa tanto degustatore di serie B, ma non trovo altre parole, per definire il naso di questo splendido vino, che non teme il tempo e che vorrei riassaggiare tra 5/6 anni, in competizione con altri grandi bianchi italiani. Il naso è complesso, ripercorre tutta la gamma dei profumi di “Solo” (basilico, lime, salvia, fiori bianchi) e poi le note agrumate ma tutto è più suadente, elegante, femminile.
“Con” 2011 (100% Sangiovese)
Mattia che certo non è uomo di marketing, lo definisce “Succo di frutta alcolico”. Un po’ limitante direi, siamo di fronte ad un rosato estrema bevibilità. Al naso pesca, rosa, frutti rossi! Vino estivo per definizione, da perderci la testa se non vogliamo bere nulla di troppo impegnativo.
“Contro” 2011 (Trebbiano/Malvasia)
Macerazione per 4 settimane sulle bucce; svinatura in barrique di 2° e 3° passaggio, affinamento nelle stesse per 8 mesi e ulteriore affinamento in acciaio per 5 mesi! Al naso frutta cotta, torrone, frutta disidratata, miele. La macerazione qui è un bellissimo complemento non un’esasperazione. Un vino di grande freschezza, mi ha ricordato l’amata Ribolla Gialla di Oslavia di Franco Sosol (Il Carpino), un vino sublime, bravo Mattia.
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