
I fratelli Francesco e Sandro Bravin da cinque vendemmie, contando anche la prima sperimentale nel 2008 che diede alla luce solo 3000 bottiglie di merlot e la prossima ormai alle porte, lavorano con una determinazione davvero unica al progetto “Vintinove”, che per molti aspetti è sicuramente innovativo nella D.O.C. di Lison Pramaggiore. Una zona vinicola, il Lison, ancora poco conosciuta nel panorama vinicolo italiano, che potrebbe esprimere potenzialità davvero interessanti, anche se quest’aspettativa è spesso disattesa. Certo, la colpa è anche di quel sentire diffuso che nel corso del tempo ha sempre privilegiato i grandi numeri, con aziende che presentano listini con venti (e più) vini diversi e una discreta ossessione per i frizzanti! Sandro e Francesco hanno una visione diversa, sei vini in tutto (un prosecco, tre rossi e due bianchi) per circa trentamila bottiglie. Un vino di territorio il loro ma, viva dio, in grado di esprimere appieno quello che la DOC Lison Pramaggiore dovrebbe dare, in altre parole vini senza particolari sofismi e senza grandi ambizioni d’invecchiamento ma stupendi compagni nell’abbinamento con il cibo.
I Vini degustati
L’origine del nome dell’azienda deriva dal dialetto veneto. Vin Tino Ve sta a significare “VIN de TINO de VEnexia”, un omaggio al padre dei titolari Ernesto Bravin (detto Tino), cui spetta il merito di aver assemblato negli anni i terreni che oggi costituiscono l’azienda.
Vintinove – Pinot Grigio 2011 (100% Pinot Grigio)
Leggermente ramato, bel naso intenso di frutta (pera in evidenza) con un’ottima acidità.
Vintinove – Chardonnay 2011 (100% Chardonnay)
Bei profumi piuttosto netti e tipici degli Chardonnay di Lison Pramaggiore (mela golden su tutti), mordido ed elegante.
Grazie anche alla gradazione alcolica non eccessiva (12,0%Vol) sia il Pinot Grigio sia lo Chardonnay sono compagni ideali per il pesce della laguna veneta.
Vintinove – Arcumbè 2010 (Merlot 60%, Carmenère 30%, Refosco dal Peduncolo Rosso 10%)
“Arcumbe” è un termine dialettale veneto arcaico, con il quale s’indicava l’arcobaleno; Vinificato in acciaio e poi successivamente un breve affinamento (6 mesi) in tonneau di rovere di Allier. Al naso i profumi di frutta rossa sono netti e in bocca trova una morbidezza e una rotondità davvero notevoli.
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