Castrum Castrocari Superiore 2009: secondo tempo


I sei mesi dal primo assaggio sono passati in un lampo, pieni di tante cose belle e purtroppo alcune brutte, pieni di vita insomma. Il Castrum Castrocari Superiore 2009 (100% Sangiovese) della Cantina Marta Valpiani  è sul mercato da qualche settimana e come concordato con Elisa Mazzavillani lo riassaggio. Per  i pigri che non amano linkare riporto le note della prima degustazione:

Castrum Castrocari Superiore 2009 (vino, prodotto in 2600 bottiglie, verrà immesso sul mercato a novembre 2012). Per cominciare due note sull’annata riportando quanto dettomi da Elisa Mazzavillani: “Il 2009 è stata un’annata stupenda, abbastanza secca ma le piante non sono mai andate in stress idrico, ha piovuto quando doveva, uno spettacolo. È stata la mia prima annata calda, non abbiamo fatto la vinificazione alla zelandese con l’ausilio del ghiaccio secco, quella è partita dal 2010”. Il vino fa un breve passaggio (sei mesi) in barrique di rovere francese (2′ e 3′ passaggio) e 8 mesi di affinamento in bottiglia.

Bottiglia n° 192 – primo assaggio 06/06/2012 ore 18.30: Versato nel bicchiere sento che il vino ha bisogno di esprimersi e allora lo lascio stare per un po’. Il naso è complesso, china, frutta rossa matura, ciliegia, marasca, prugna, leggera speziatura, tabacco ma anche sangue e ferro. In bocca il frutto è potente, molto morbido con una corrispondenza tra naso e bocca davvero notevole. Un bel bicchiere. A cena lo abbinerò con una bistecca cotta alla brace,  anche se sono convinto che con questo vino ci possano essere abbinamenti meno banali e più intriganti. A fine bicchiere viene voglia di versarsene subito un altro, ottimo segno.

Secondo assaggio 07/06/2012 alle ore 18.30: Il naso è in perfetta rispondenza con l’assaggio fatto ventiquattro’ore prima, si è concretato più sul frutto e si è attenuata la nota alcolica. Il tannino, anche se leggerissimo, è più presente del giorno prima. Bella la persistenza con quella nota di frutti rossi che rimane a lungo. Complimenti Elisa, gran bel vino, ci rivediamo tra sei mesi.

Sei mesi dopo…….

Bottiglia n° 196 – assaggio 17/12/2012 ore 19.00: il Sangiovese di Elisa in questi sei mesi ha guadagnato in armonia ed eleganza. Appena porti il bicchiere al naso il frutto e netto (marasca) e profondo, poi pian piano arrivano le spezie e la china. In bocca la struttura è importante si sente tutta la grandezza della materia prima, ma questo splendido Sangiovese di Romagna ammalia per morbidezza ed equilibrio. Chiude lungo con un ritorno del frutto molto intenso. Un vino decisamente giovane, che darà il meglio di se tra 5/6 anni. Se i risultati sono e saranno questi, è arrivato, una volta per tutte, il momento di dare al Sangiovese di Romagna l’attenzione che merita.

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