Aglianico uva di razza ma selvaggia, non facile da domare. Recentemente ho avuto il piacere di bere due grandi bottiglie espressioni dello stesso vitigno ma provenienti da due zone d’Italia diverse: Il Vulture in Basilicata e Giffoni Valle Piana in Campania. Vini con un potenziale enorme, nel pieno della loro giovinezza, che alla prova del tempo potrebbero regalare grandi emozioni, per ricordarci, qual’ora ce ne fossimo dimenticati, che l’Aglianico è un grandissimo vitigno.
Carbone Vini – Aglianico del Vulture 400 Some 2009
La cantina di Sara e Luca Carbone, splendida realtà del Vulture, è situata a Melfi proprio alle pendici del monte Vulture un vulcano non più attivo dalla preistoria ma che tecnicamente non può ancora definirsi “spento”. In questa zona di origine vulcanica il terroir e microclima sono unici e particolarmente adatte per la coltivazione della vite e dell’ulivo.

400 Some 2009
È il vino dedicato a Carlo d’Angiò, proveniente da vigneti alle pendici del Monte Vulture a Melfi ad un’altitudine di 550 m. Il vino viene affinato in barrique e successivamente in bottiglia per 3 mesi. Naso intenso di spezie, marasca ma anche tabacco e terra. Al palato è rotondo con un tannino lieve, grande struttura e finale persistente che ritorna a far sentire tutta la forza del frutto.
Lunarossa vini e passione – Borgomastro Aglianico 2007 Colli di Salerno IGT
Dopo l’asssaggio di quella meraviglia che è il Quaratara, fiano in purezza vinificato in anfora, le aspettative per i rossi di Mario Mazzitelli erano davvero alte e con Borgomastro non sono state disattese. Lunarossa vini e passione è una giovane azienda, con sede a Giffoni Valle Piana (Colli di Salerno IGT), a ridosso dei Monti Picentini.

Borgomastro 2007 Colli di Salerno IGT
Dal cru borgomastro sito nella zona pedecollinare a ridosso dei monti picentini. Viene elevato 24 mesi in botti in legno di rovere francese e castagno delle terre campane, per poi affinare ulteriori 12 mesi in bottiglia. Il naso è complesso, grande frutto maturo in evidenza: confettura di prugna, frutti di bosco, spezie. Al palato è caldo e avvolgente, pieno e balsamico, chiude molto lungo.
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