Armin Kobler, uno che i tappi a vite può permetterseli


Armin Kobler

Di certo l’affermazione del titolo non piacerà ad Armin, perché l’unico tappo che concepisce è lo Stelvin, punto e basta, senza tante discussioni. Purtroppo la mia indolenza non mi permette di essere così dogmatico, amo troppo il Quercus suber. Sono altresì convinto che la tesi che il vino evolva solo se la bottiglia è tappata con il sughero sia abbastanza dubbia e smentita dai fatti, lo stesso stupendo Merlot di Armin, il Klausner, ne è una prova vivente. Non volevo però parlare dei tappi ma del vignaiolo di Magrè. Ho avuto la fortuna di cenare con Armin qualche mese fa a Bussolengo, scoprendolo persona di rara finezza e compagnia e poi di assaggiare i suoi vini durante la presentazione del catalogo 2014 di Proposta Vini, rimanendone affascinato. Anche se, a dirla tutta, credo che il genius trovi il suo naturale completamento solo nel loci e proprio per questo motivo spero di andare a trovarlo presto!

I vini di Armin Kobler (non tutti)

Ogeaner  Chardonnay    2012  da viti di 80 anni, uno Chardonnay di riferimento.
Klausner  Pinot grigio 2012 da vigneti di 40 anni, raffinato ed elegante.
Klausner  Pinot grigio 2008 acquista notevolmente in complessità, poetico.
Kotzner Merlot rosato 2012 , non chiederei altro che pasteggiare tutti i giorni con un vino così.

Klausner Merlot 2010 riserva, esaltazione della materia prima, grande frutto.
Klausner Merlot 2006, la summa del merlot, ecco dove si può arrivare, ed è incredibile farlo con un tappo a vite.


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