Viaggio nelle sette annate di Leuchtenburg Kalterersee Erste+Neue


La parola bevibilità è inflazionata, ma non saprei come altro definire il comune denominatore che accomuna le 7 annate di Leuchtenburg degustate durante la visita alla cantina Erste+Neue . Di seguito riporto le note sull’annata dell’enologo Gerhard Sanin e le mie considerazioni.

 Alto Adige Kalterersee classico superiore Leuchtenburg 2014

Dopo un inverno umido e assolutamente mite, con temperature che solo di rado sono scese sotto lo zero, la primavera si è risvegliata presto. Già in marzo le gemme delle viti hanno iniziato a crescere e le elevate temperature del suolo e dell’aria hanno accelerato la germogliazione. Anche in aprile sono state registrate temperature molto miti. I germogli hanno ben presto raggiunto i 10 cm di lunghezza, facendo comparire i minuscoli acini o, meglio, le infiorescenze. Con notevole anticipo, già a fine aprile gli impianti più soleggiati e precoci erano in piena fioritura. Giugno ci ha accolti con delle favolose giornate di sole e temperature estive, con acini che ben presto avevano raggiunto le dimensioni di un pisello. Poi è entrata in gioco la fortuna: per due volte siamo stati sfiorati dalle grandinate. Luglio è stato molto variabile, con una temperatura media più bassa di un grado rispetto al solito. L’alternanza di pioggia e sole non ha certo agevolato chi doveva occuparsi della salute delle viti e dell’uva. Poche giornate estive hanno interrotto il susseguirsi di nubi e pioggia. I grappoli e i loro acini si sono sviluppati bene, iniziando ad ammorbidirsi e a colorarsi. A quel punto ci attendevamo ancora un inizio molto precoce della vendemmia. Agosto, peraltro, ha fatto da guastafeste. Il clima moderatamente caldo e le scarse giornate di sole hanno rallentato la maturazione. Di per sé poco male, anzi: iniziare la vendemmia nelle giornate più fresche di settembre sarebbe addirittura meglio. Poi, però, è arrivata la brutta sorpresa. Improvvisamente si è presentato in gran numero il moscerino dei piccoli frutti. Questo parassita dal nome scientifico di Drosophila Suzukii, che alle nostre latitudini ha fatto la propria comparsa di recente, si riproduce ad un ritmo spaventoso e attacca in prevalenza i frutti rossi, facendoli marcire in pochi giorni. Controlli quotidiani e molto lavoro manuale, costituito dall’eliminazione dei grappoli colpiti, hanno permesso di salvare il raccolto. Il vino ha nerbo acido e un gran bel frutto anche se prevalgono le note vegetali (legno verde) che con il tempo tenderanno a sparire. Ha solo bisogno di trovare equilibrio ma già molto espressivo.

Andrea Carpi -. Federico CurtazGerhard Sanin

Alto Adige Kalterersee classico superiore Leuchtenburg 2013

Inverno molto piovoso e umido. La vegetazione parte a marcia ridotta con le temperature basse in primavera. A metà aprile, con i primi giorni caldi, hanno “pianto” le vigne, tuttavia, lo sviluppo delle vigne alla fine di aprile era abbastanza progredito tanto che entro la fine di aprile sembrava che il ritardo fosse completamente recuperato. All’inizio di maggio sono sbocciate le gemme ed erano visibili le prime piccole foglie. Maggio è stato il mese con precipitazioni fino a 150 l/m², pari al doppio della norma, ed è stato quindi registrato negli annali meteorologici come uno dei mesi più piovosi. Solo negli ultimi giorni di maggio sono comparse le prime infiorescenze. Giugno è stato accompagnato da ampie oscillazioni della colonnina di mercurio. All’inizio di giugno eravamo circa 8 giorni in ritardo con lo sviluppo della vite rispetto alla media pluriennale, ma c’è stato un vero e proprio scatto nella crescita solo nella seconda metà di giugno. I terreni erano più che ben provvisti di acqua e le temperature aumentavano costantemente. Così le viti hanno cominciato la corsa per recuperare il ritardo accumulato. Da metà luglio a metà agosto era vera estate. picchi di 37°C. Blocco di sintesi a causa delle temperature altissime. Lunedi, 16 settembre 2013, è iniziata la vendemmia. La calda prima metà di settembre ha notevolmente aumentato il peso del mosto, ma anche diminuita l´acidità. Ai primi di ottobre abbiamo iniziato la vendemmia dell’uva Schiava per il nostro Lago di Caldaro. Un annata difficile riguardando la forte pioggia durante la fase vegetativa e un fase molto calda a fine di Settembre. Il kaltersee perfetto, nel senso che per quanto mi riguarda è il momento migliore per assaporare la la Vernatsch (Sciava) in tutto il suo splendore, stupendo compagno di abbinamenti e di bevute gioviali.

 Alto Adige Kalterersee classico superiore Leuchtenburg 2012

Il germogliamento in primavera 2012 è stato molto precoce, durante l´ultima settimana di marzo. Fortunatamente la temperatura bassa ha rallentato la vegetazione durante la fioritura, compensando così l’anticipo. Le basse temperature durante la fioritura della vite hanno provocato colatura. Già alla fine di aprile è stata osservata una prima infezione da peronospora. L´estate era interrotta da numerose giornate di pioggia, ma con una temperatura sempre medio alta. Cosi la vendemmia è iniziata già alla fine di agosto con le varietà bianche. Nel corso della vendemmia cerano altre precipitazioni, che non hanno compromesso la qualità, ma hanno accelerato la vendemmia. La vendemmia per la schiva ha iniziato nell`ultima settimana di Settembre. Verso la metà di ottobre è piovuto piuttosto tanto (attorno agli 80 mm). Si svela piano questo 2012. L’annata difficile si sente nel bicchiere, ma non bisogna commettere l’errore di avere fretta con questo vino, infatti riassaggiato a fine degustazione, nonostante mantenga una certa austerità, si presenta con una bellissima freschezza e dei profumi che lo rendono molto interessante.

 Alto Adige Kalterersee classico superiore Leuchtenburg 2011

Dopo un inverno normale con freddo, neve precipitazioni, la stagione vegetativa si è avviata con un buon livello d’umidità del terreno. Temperature straordinariamente miti in marzo e aprile hanno favorito una germogliazione estremamente precoce, con oltre 2 settimane d’anticipo rispetto al normale. Anche maggio è stato caldo e soleggiato oltre la media e a metà mese le viti erano già in fiore; Giugno e luglio erano poi perfetti per il ciclo della vegetazione, con piogge sufficienti e temperature non troppo elevate. Nel 2011 si è purtroppo ripresentata la grandine in alcune zone. Abbiamo dovuto comunque accettare una riduzione di quantità del 15-20%. Solo a fine luglio si è raggiunta la piena estate, l’irraggiamento del sole era tuttavia potente e le temperature diurne stabili sopra i 30 °C con punte oltre i 35 °C. Il periodo di maturazione ad agosto ha goduto di pieno sole, ottimo di per sé, ma le uve hanno sofferto per l’aridità. Le due settimane di anticipo sulle annate normali si sono mantenute fino alla vendemmia. Inizio vendemmia della schiava nella seconda settimana di settembre. Anche per il 2011, come era già successo per il 2012, prevalgono le note vegetali. L’acidità è di bella prospettiva e infatti sembra che il vino debba ancora trovare la sua strada e tutto ciò ha dell’incredibile se pensiamo alla fama del vitigno che vede la Vernatsch (Schiava) come generatrice di vini d’annata.

Alto Adige Kalterersee classico superiore Leuchtenburg 2010

L’inizio dell’anno 2010 è stato caratterizzato da un inverno relativamente normale ma da condizioni climatiche molto secche. A febbraio e a marzo le temperature medie erano nettamente inferiori rispetto alla media degli anni precedenti, posticipando così l’inizio della vegetazione rispetto agli anni precedenti. Aprile molto sole e poche precipitazioni, mentre il mese di maggio si è presentato nuovamente fresco e piovoso. Il perdurante periodo di caldo e siccità che ha caratterizzato giugno e luglio ha frenato la crescita delle bacche. Le temperature medie di agosto erano inferiori alla media annuale, le nottate piuttosto fresche hanno influenzato in modo positivo la maturazione e la qualità dell’uva. Anche gli elevati sbalzi di temperatura della prima metà di settembre hanno avuto un effetto positivo sulla maturazione. Ottime qualità, gradazioni zuccherine leggermente inferiori e un’acidità leggermente superiore e le rese basse. Grande materia prima ma penalizzata da una acidità forse un po’ troppo elevata, è della batteria il vino che mi ha meno convinto.

 Alto Adige Kalterersee classico superiore Leuchtenburg 2009:

Una primavera con molta neve ha garantito il livello di umidità; la germogliazione è partita all’inizio di aprile, procedendo diffusamente e velocemente al pari della fioritura. La sera del 5 luglio abbiamo realizzato quanto in fretta tutto possa cambiare: cinque minuti di grandine per distruggere ogni nostra aspettativa. A fine agosto tutto sembrava volgere ancora una volta al meglio: con un po’ di fortuna sul piano climatico vi erano di nuovo le migliori prospettive per un’annata veramente buona. Si poteva entrare così nella fase della piena maturazione, la più importante per la qualità delle uve. Troppo bello per essere vero! Il 22 agosto, in un caldo sabato pomeriggio, le cose erano destinate a cambiare poco prima delle 18. La grandine è durata solo dieci minuti, ma alcuni vitigni sono stati investiti in pieno. 150 ore di lavoro straordinario per ettaro onde spiccare a mano ogni singolo acino rovinato. Annata di grande lavoro in vigna ma di buona qualità con poca resa. Convince molto di più in bocca che al naso dove sembra mancare, rispetto alle annate precedenti, di espressività. In bocca è comunque molto equilibrato e affascinante.

 Alto Adige Kalterersee classico superiore Leuchtenburg 2007:

La prima annata di Gerhard Sanin a Erste+Neue. Fino a metà marzo la natura mostrava di essere in netto anticipo rispetto agli altri anni. Aprile è trascorso insolitamente caldo e asciutto, facendo segnare ben 16 giorni con temperature massime  “estive”  di 25 °C. I germogli delle viti hanno trovato così le migliori condizioni, godendo di un anticipo vegetativo di circa tre settimane. In maggio vi sono stati 11 giorni di precipitazioni ben suddivisi e, in presenza di condizioni di tempo mite diffuse, la crescita dei tralci è stata rapida, con conseguente gran lavoro di potatura verde nelle vigne, mentre la fioritura è cominciata addirittura il 10 maggio, mai così presto! Giugno, un mese pericoloso, per le tempeste, era ben caldo e con molte brevi precipitazioni. I vigneti a Caldaro sono stati colpiti duramente il 23 giugno di primissimo mattino, grazie alle settimane seguenti, due delle quali piuttosto secche, gli acini molto intaccati si sono seccati e sono in parte caduti. L’invaiatura ha cominciato a presentarsi con i primi acini il 5 luglio (in media avveniva il 25 luglio) e, a parte un’unica pioggia intensa, vi è stato un intero mese di gran secco (fino all’8 agosto). Dopo qualche precipitazione ma considerevoli sbalzi termici. Un settembre abbastanza caldo. Un annata che dopo il 2003 era la più anticipata. Che dire, la sorpresa è davvero notevole; non avrei mai immaginato di poter bere una Schiava con 8 anni sulle spalle per nulla stanca, anzi ancora piena di mordente e così particolare. Un’esperienza che renderebbe felice ogni degustatore.

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