
Carso e Terrano binomio indissolubile!
Carso, terra fatata, terra incantata, terra aspra, terra senza terra, meraviglia di colori ineguagliabile in autunno, terra di sangue e di guerra, terra di vento che taglia, terra d’amore. Carso trincea, Carso campo di battaglia, Carso che custodisce nella sua pancia a Redipuglia le spoglie di oltre centomila caduti in quello che è il più grande monumento dedicato alla follia umana ma al tempo stesso straordinario luogo laico di meditazione e di paradossale inno alla vita. Terrano, figlio amatissimo di questa terra impervia, vino difficile, acido, devi arrivarci per gradi, capire cos’è il Carso, la sua gente, altrimenti è tempo sprecato, rischi di non capirlo, di svilirlo, di offenderlo. Carso (Kras in Sloveno) è roccia calcarea, qui c’è poca terra, la trovi solo nelle Doline, se vuoi impiantare un vigneto, la devi trasportare la terra, la devi inventare la vigna, ed è una fatica immane. E poi l’amata bora, un vento strano, raffiche fortissime e micidiali, intervallate a calma di vento, purificante e inebriante però, Bora che asciuga l’aria e crea un microclima unico. Terrano come elisir di lunga vita, bevanda miracolosa, Plinio il Vecchio attribuiva al Terrano proprietà benefiche e citava come esempio di longevità l’imperatrice Livia (58 a.C./29 d.C) che pare abbia festeggiato il suo 87 compleanno proprio con il vino rosso del Carso. Il 16 dicembre 2010, ho avuto il privilegio di partecipare al primo grande evento dedicato al Terrano. Una giornata entusiasmante, ricca di iniziative: dalle visite ad alcune cantine del Carso italiano e Sloveno, al caffè bevuto nell’antica Caffetteria Vatta di Opicina, alla romantica discesa a Trieste, con il tram storico da Opicina, con lo scrittore Veit Heinichen che ci racconta della magia della “Città dei Venti”, alla cena con i ristoratori del Carso. Una giornata unica, perfettamente coordinata dalla giornalista e donna del vino Aurora Endrici.

I vini Terrano degustati nella tenso struttura di piazza della Borsa a Trieste
Il Terrano (Terrano del Carso, Terrano d’Istria, Refosco d’Istria, Refosco del Carso, Cagnina, Crodarina, Terran) appartiene alla famiglia dei vitigni Refosco e viene prodotto sull’ altopiano carsico nella parte occidentale della Slovenia e nelle aree che si affacciano sul Golfo di Trieste in Italia.
Questi i vini:
Rebula Dusan in Roman – izbrani Teran 2009
Sirca – Kodric – Izbrani Teran 2009
Grgic Igor Refosco IGT 2008
Skerlj Matej – Terrano IGT 2008
Zidarich – Terrano DOC 2008
Skerk – Teran Riserva DOC 2006
Kante Edi – Terranum DOC 1991
Rencel Josko – Negra 2007
Se c’è una cosa che accomuna tutti i vini degustati è la tipicità: acidità notevole (incredibile anche nel Teranum di Kante, un vino che ha vent’anni), ferrosità, vini ruvidi anche scontrosi in certi casi ma sempre interessanti, mai banali. Particolare anche il Negra 2007, una versione passita del Terrano, che può essere una valida e sorprendente alternativa ai classici e abusati abbinamenti con il cioccolato.
Per informazioni: http://www.vinidoccarso.eu/
Un uomo innaffia il suo campo. Poi scende così erta del monte una scaletta, che pare, come avanza, il piede metta nel vuoto. Il mare sterminato è sotto. Ricompare. Si affanna ancora attorno quel ritaglio di terra grigia, ingombra di sterpi, a fiore del sasso. Seduto all’osteria, bevo quest’aspro vino. (Contovello – Umberto Saba)
Continua…
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