Il Soave di Gino Magnabosco – Monte Tondo


Forse scoprirò l’acqua calda ma il Soave è uno dei vini bianchi più buoni d’Italia; può essere di una finezza e complessità uniche, il paradosso e che se ne parla troppo poco. Sono ormai lontani i tempi in cui era un bianco senza grandi pretese, leggero e privo di profumi. Sul finire degli anni ’90, grazie alla “Zonazione” (lo studio dei terreni con l’obiettivo di individuare quelli adatti a produrre i vini migliori) s’iniziò a lavorare con una nuova consapevolezza, vinificando la Garganega in purezza e aumentandone la struttura. Questo nuovo modo di intendere il Soave ha comportato una crescita esponenziale delle qualità, ed oggi, grazie ad alcune importanti aziende tra cui Monte Tondo, il Soave può competere con i più grandi bianchi d’Italia e avendo la pazienza di aspettare l’evoluzione delle componenti minerali, anche con i grandi bianchi del mondo.

Azienda Agricola Monte Tondo
I venticinque ettari vitati di proprietà di Gino Magnabosco e della sua famiglia si trovano tra il Monte Tenda, il Monte Foscarino e il Monte Tondo (da cui il nome dell’azienda), una delle zone più vocate del Soave. Gino ha sempre avuto un sogno, fare il vino! Anche a costo di enormi sacrifici, una sorta di chiodo fisso che l’ha portato a reinvestire ogni guadagno (è stato anche operaio in fabbrica) nelle vigne. Oggi Monte Tondo è senza dubbio una delle cantine più importanti del Soave.
Montetondo e Soavecru
Soavecru è un’associazione autonoma di piccoli produttori, che lavorano in vigneto e in cantina per esprimere al massimo le potenzialità della Garganega e dei suoli vulcanici che contraddistinguono questa terra. Per farlo valorizzano la singola vigna situata nelle aree più vocate, rispettano la natura con l’obiettivo di preservare il paesaggio e rendere la viticoltura più sana. Consapevoli che da soli non si vince, hanno deciso di condividere esperienze e ideali. Ma quali sono gli ingredienti di Soavecru? Solo vigneti di proprietà nelle zone più vocate, solo tecniche a basso impatto ambientale, tanta ricerca in cantina per ridurre sempre più l’uso di additivi, tanta formazione per perfezionare il nuovo modello di Soave. Il vero segreto della ricetta, però, è confrontare le esperienze per creare uno spirito di squadra ancora assente nel territorio. Uno degli aspetti più innovativi di Soavecru, infatti, è l’obbligo, da parte di ogni aderente, di mettere a disposizione di tutto il gruppo le proprie sperimentazioni promuovendo così la crescita di ognuno. A dimostrazione di questo impegno i vini del progetto Soavecru saranno riconoscibili grazie al logo che riproduce le dolci colline del Soave e che verrà apposto su tutte le bottiglie.

I Vini degustati

Montetondo Soave Doc Classico 2010 (100% Garganega)

Giallo paglierino con riflessi dorati, consistente. Al naso si presenta abbastanza complesso, profumi fruttati (frutta tropicale ma anche pesca) poi erbe aromatiche (salvia). Buone morbidezze, acidità e sapidità; deve solo trovare un pizzico di equilibrio in più (forse anche a causa dell’annata) cosa che farà di sicuro in bottiglia; comunque abbinato ad un pesto alla genovese la bottiglia è finita subito e si sa che non c’è indicatore di bontà del vino migliore di questo.

Casette Foscarin Soave Doc Classico 2009 (90% Garganega e 10% Trebbiano di Soave)

Giallo paglierino con riflessi dorati, bella consistenza. Naso complesso, frutta matura, nocciola, baccello di vaniglia ma anche fiori (camomilla). In bocca si presenta morbido e con bella freschezza, sapidità e persistenza. Intrigante.

Foscarin Slavinus Soave Superiore DOCG Classico 2008 (100% Garganega)

Giallo oro, consistente. Grande complessità al naso, frutta matura e cotta, banana, uva passa, vaniglia e spezie. In bocca è molto equilibrato, con una bella sapidità e acidità. Un vino di una finezza incantevole. Nel corso degli ultimi anni è stato premiatissimo dalle guide (miglio vino bianco d’Italia per la rivista inglese Decanter, cinque grappoli Duemilavini, ecc.), come non essere d’accordo. Da abbinare a dei Paccheri di Gragnano con zucca, gorgonzola e salsiccia.


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