Emanuele Rolfo, la disciplina della terra


È sempre un’emozione quando un produttore, in questo caso un piccolo produttore, fuori dai giri che contano e senza mega uffici stampa alle spalle, ti contatta personalmente per dirti che vorrebbe inviarti dei campioni per avere un parere sui suoi vini. Ne sono lusingato in maniera incommensurabile e al tempo stesso so anche che è una grande responsabilità, perché è del lavoro e della fatica delle persone che stiamo parlando.  I vini arrivano, di solito non bado più di tanto al packaging ma questa volta guardando le etichette, non particolarmente attraenti, penso che il contenuto di quelle bottiglie non lascerà il segno. Gravissimo e imperdonabile errore, confondere la forma con la sostanza, perché assaggiando ho ritrovato nel bicchiere un territorio, il Roero, davvero integro e cristallino. Vini mai ruffiani, importanti, impetuosi, già pronti oggi ma con un futuro che sarà tutto da scoprire.  Il produttore in questione è Emanuele Rolfo, nonchè enologo dell’azienda ubicata nel comune di Montà d’Alba, il più a nord della provincia di Cuneo, nel cuore del Roero. Non ho ancora conosciuto Emanuele Rolfo di persona ma scorrendo il testo della presentazione della cantina che ha scritto sul suo sito mi è venuta in mente il Fossati de “La disciplina della terra”. Grazie Emanuele per il privilegio del vino e della musica.

La disciplina della Terra sono i padri e i figli, i cani che guidano le pecore tutti quei nomi dimenticati sotto la mano sinistra del suonatore.

I vini degustati

Roero DOCG Riserva 2008 (100% Nebbiolo)

Bel naso, marasca, viola, geranio. In bocca è di buona acidità, giovanissimo, tannino leggero ma presente. Più lo lasci andare nel bicchiere più cresce. Un vino che ha e avrà tante cose da dire.

Barbera d’Alba Cru Ca di Caire 2007 (100% Barbera)

Naso intenso, frutto potente di prugna, leggero muschio, sottobosco.  In bocca è morbido con un grande nerbo e ancora il frutto che ritorna lungo.

Roero Arneis Cru Menelic DOCG 2010 (100% Arneis)

Naso subito interessante, mallo di noce, frutta, leggera vaniglia, glicine, camomilla, più vegetale che fruttato. In bocca non è particolarmente complesso ma è avvolgente con una nota di mandorla finale. Questo è  vino  che si esprime invecchiando.


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