Lago Acquato, ci sono novità in Toscana


Dei vini di Lago Acquato ne ho sentito parlare per la prima volta durante Marsala Wine, visitando quel luogo incantevole che sono le Saline Ettore Infersa. Strano conoscere una cantina dell’entro terra grossetano (Capalbio per la precisione) in quel contesto. Anche se poi, a pensarci bene, si segue sempre un filo logico quando si discute di vino tra appassionati; mille parole s’intrecciano e si può finire tranquillamente a parlare di Sangiovese e Vermentino in Sicilia. Tornato in continente, l’interesse che quei vini mi avevano suscitato era davvero tanto, così grazie all’amico giornalista Giovanni Angelucci sono riuscito a degustarli. Lago Acquato è un progetto nuovo, la prima vendemmia è del 2012, visto quello che ho assaggiato mi verrebbe da saltare sulla sedia ma voglio mantenere un certo aplomb evitando eccessi di euforia, che non fanno mai bene quando si tratta di un’opera prima. Saggezza popolare vuole che si attendano conferme.

Lago Acquato Bianco Toscana Igt

I vitigni: Vermentino (50%) e Ansonica (50%).

Le uve sono state raccolte a mano il 13 settembre 2012. La fermentazione alcolica avviene con lieviti naturalmente presenti nell’uva e senza aggiunta di solfiti. In tutte le fasi di lavoro viene utilizzato il protocollo Integrapes® .

Il naso è complesso e manifesta subito l’assenza di solforosa (aggiunta). Note di frutti tropicali (mango), ma anche resina. In bocca è gentile e rotondo; non ha un’acidità spiccata, in compenso ha una bella sapidità e si fa ricordare. Mi sono venuti in mente certi vini sloveni della Valle di Vipava che amo molto. Sarebbe interessante riassaggiarlo tra qualche tempo per vedere come evolve.

Lago Acquato Rosso Toscana Igt

I vitigni: Sangiovese (70%) e Cabernet Sauvignon (30%).

Le uve sono state raccolte a mano il 18 settembre 2012. La fermentazione alcolica avviene senza aggiunta di solfiti e con lieviti naturalmente presenti nell’uva. Allo stesso modo Il vino è imbottigliato senza aggiunta di solfiti.

Il naso è subito complesso, più si ossigena e più i profumi vengono allo scoperto. Note di cioccolato, il frutto è molto intenso (confettura di fragola) e poi viola, spezie (pepe). In bocca attacca morbido ma non è particolarmente lungo. Sicuramente più prepotente al naso che in bocca; è un bel vino e vista la complessità del naso (non sembra un 2012),  in bocca ci si aspetterebbe qualcosa in più, vedremo le prossime annate.

Le bellissime etichette dei vini sono opera del grande fotografo italiano Marco Delogu

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