
Primi di luglio 2013 di sera, Contrada Passo Calcara, territori collinari di Salemi, l’estate più fresca degli ultimi cinquant’anni (dicono), non sembra di stare in Sicilia. Alla cantina Musita due Mariachi siciliani stanno improvvisando musiche popolari. Il vento è freddo e va combattuto con ogni mezzo ma, per dio, siamo in una cantina e quindi sia il vino a sfidare Eolo che non lontano da qui ha la sua dimora! Catarratto 2012 nel bicchiere ed è colpo di fulmine, quindi passepartu per l’assaggio degli altri vini di casa. A volerne saper di più si possono fare quattro chiacchiere con l’enologo della cantina, il trentino Mattia Filippi che è anche viticoltore a Casteller a sud di Trento, viticoltore errante come si definisce lui. Mattia racconta la vicenda di Musìta che altro non è che la storia di un ritorno, felicissimo visto quanto assaggiato!I primi vigneti furono impiantati alla fine dell’800 dalla famiglia Ardagna, negli anni 70 del secolo scorso la cantina divenne cooperativa perdendo identità e prospettive per ritornare nel 2010 saldamente nelle mani dei proprietari originari.
I vini degustati
Cataratto 2012 (dal cru Baronia situato sui pendii del colle Baronia)
E’ subito una sorpresa (notevole)! Bei profumi agrumati e note vegetali, in bocca è armonico, diretto, un vino d’annata che non lascia indifferenti! Ho tentato un abbinamento scaccia secessione con i cjarsons e la ricotta affumicata della latteria di Enemonzo in Carnia. I cjarsons sono un tipico piatto della cucina friulana, più precisamente della regione alpina della Carnia. Sono costituiti da una pasta di patate ripiena simile ai ravioli, caratterizzati da un contrasto tra il sapore dolce e il salato. I cjarsons sono fra i piatti più poveri della cucina carnica tradizionale, riscoperti ed elevati a piatto della ristorazione negli anni 1970 dal grande maestro Gianni Cosetti. Comunque l’abbinamento estremo nord -estremo sud è splendidamente riuscito.
Chardonnay 2012 (dal Cru Baronia situato sui pendii del colle Baronia)
Bell’impatto al naso, frutta tropicale e agrumi, in bocca è interessante, anche se non ha la bellezza del Catarratto e del Grillo.
Grillo 2012 (dal Cru Mokarta. La collina di Mokarta s’innalza a circa 5 Km a sud di Salemi)
Un altro gran bel vino di Musita! Profumi delicati e di agrumi e zafferano acido e intenso. Si beve adesso con grande soddisfazione ma io conserverei in cantina qualche bottiglia per riassaggiarlo tra 5 anni almeno!
Merlot 2011 (dal Cru Baglio –Guarini La tenuta prende il nome da un antico baglio rurale)
Naso profumato di una certa complessità frutti rossi maturi (ciliegia marasca), in bocca è caldo e avvolgente, un merlot non banale.
Syrah 2011 (dal Cru Baronia)
Ecco l’altra bella sorpresa di Musita! Il naso è ricco, frutta rossa matura e spezie con una nota di cioccolato, la bocca è avvolgente.
Nero d’avola 2011 (dai Cru Baglio Guarini e Fontana Bianca)
È la finezza la nota caratteristica di questo vino! Piacevole il frutto, caldo con un tannino presente ma leggero. Si chiude con una leggera nota dolce.
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