
Ci sono assaggi di vino che restano scolpiti nella mente più di altri, ovvio, ma meno scontato e che ti facciano tornare in testa il momento primigenio, quando ti sei innamorato di bacco e ne hai fatto malattia. È successo, dopo tanto, a Venezia all’Hotel Saturnia & International, grazie a Marianna Serandrei, albelgatrice, ristoratrice ma soprattutto attenta divulgatrice della cultura enogastronomica. Le cantine in degustazione non sono nomi altisonanti, anzi, siamo addirittura nell’ambito dei “Vins du Garage” per come la intendono i francesi, ovvero piccole produzioni preziose come diamanti e purtroppo rarefatte per numero.

Ed ecco sfilare le bottiglie del biodinamico Patrick Uccelli e della sua Tenuta Dornach a Salorno (BZ): “XY” 2010 e “XX” 2010 rispettivamente un Pinot Bianco e un Pinot Nero IGT Vigneti delle Dolomiti, poi i vini dell’Azienda Agricola Eredi di Cobelli Aldo di Sorni di Lavis (TN): Chardonnay “Arlevo” 2011 , Gewürztraminer “Gess” 2010 e il Teroldego “Grill” 2010; infine gli stupefacenti vini del viticoltorerrante Mattia Filippi e di Rossella Marino Abate: “Under The Sky 2011” e “Equinotium 2009” entrambi da uve Cabernet Sauvignon. Vini mai scontati quelli di Patrick, di Cobelli, di Mattia e Rossella; fatti da monomaniaci (nel senso nobile del termine) che vivadio ti spiazzano, ti fanno pensare e poi godere, lontani da qualunque stereotipo commerciale, ed è significativo il fatto che mi siano piaciuti al punto da berne quasi tutto quanto contenuto nel bicchiere: Lo so non si fa, non è professionale, ma non mi vergogno nemmeno un po’.
Mattia Filippi racconta l’Under The Sky ed Equinotium
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