
Parlando di Toscana, ma anche di grandi vini rossi italiani in generale, trovo che il Morellino sia un vino sottovalutato; interessante in giovinezza, ma che si esprime al meglio nel medio lungo invecchiamento. Approfittando delle quattro chiacchiere che abbiamo fatto a Vinitaly, giusto per approfondire alcuni aspetti, ho voluto rivolgere qualche altra domanda a Alessio Durazzi, il neo direttore del Consorzio tutela Morellino di Scansano.
Alessio, quello appena trascorso è stato il tuo primo Vinitaly come direttore del Consorzio tutela Morellino di Scansano, visto che hai assunto l’incarico a fine dicembre 2016, ovviamente ti chiedo subito un bilancio.
Il bilancio è sicuramente positivo, sia in termini di presenze al nostro stand, che ha visto un afflusso costante e numeroso di visitatori durante l’intera durata della manifestazione, sia in termini di soddisfazione delle aziende partecipanti, che hanno riscontrato un grande interesse da parte degli operatori per il Morellino di Scansano e per il territorio che rappresentiamo. È stata una bellissima esperienza, che mi ha permesso di incontrare soci, operatori, giornalisti e colleghi, un momento di grande importanza dal punto di vista relazionale e progettuale. Credo moltissimo nel Morellino di Scansano e nei suoi produttori, insieme nessun obiettivo è troppo ambizioso.
Sei esperto di marketing con esperienza decennale nell’export management di aziende agroalimentari, com’è stato il tuo approccio con il mondo del vino e quale ritieni, viste le tue competenze, possa essere il valore aggiunto che puoi portare in consorzio.
Credo di poter proporre un approccio “non convenzionale”, orientato al risultato e non legato alle consuetudini. Ritengo necessario distaccarsi dalla routine che spesso nel mondo del vino tende ad essere autoreferenziale, per ricercare invece di intercettare i trend e le attività che possano realmente portare valore aggiunto ai produttori e, più in generale, alla Denominazione ed al territorio che rappresentiamo.
Il turismo enogastronomico è indubbiamente un settore strategico trainante per l’intera economia della Toscana, in particolare, a Vinitaly, parlavamo delle potenzialità Maremma, puoi approfondire meglio quali sono i progetti che intendete realizzare in questo senso?
Il successo del Morellino, così come di qualunque altra Denominazione, è legato in modo indissolubile al successo del proprio territorio. Abbiamo la grande fortuna di essere nella Maremma Toscana, un tesoro di inestimabile valore che ancora non è stato pienamente valorizzato. L’obiettivo è quello di creare sinergie nel territorio, legare la realtà vitivinicola alle altre eccellenze della nostra terra, presentare al mondo degli enoturisti (e non solo) un territorio pronto ad ospitarli ed offrire le proprie meraviglie affinché il vino possa rappresentare un’esperienza a 360°, dove il ricordo del territorio si sposi alla grande qualità del Morellino di Scansano.
Alessio Durazzi
Laureato in Economia e Commercio all’Università di Firenze, 38 anni, esperto di marketing con esperienza decennale nell’export management di aziende agroalimentari, e alle spalle anche un importante contributo, come direttore per due anni, allo sviluppo del Consorzio di tutela Montecucco. Da dicembre 2016 è il nuovo direttore del Consorzio tutela Morellino di Scansano Docg.
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