
Ci sono occasioni in cui le parole “unico” e “irripetibile” vengono usate senza enfasi, anzi assumo connotati quasi mistici, perché l’evento è di quelli che non puoi perderti per nulla al mondo se sei un appassionato di spumanti. E’ così alle 11.00 di sabato 6 novembre, lasciato il “delirio organizzato” del Kurhaus di Merano, mi sono precipitato nella sala conferenze dell’ Hotel Terme, dove era prevista una straordinaria verticale delle tre annate (2001, 2000, 1999) di Madame Martis Trento DOC Brut Riserva Rare Vintage prodotto, dall’Azienda Agricola Maso Martis della famiglia Stelzer, in sole 500 bottiglie, per ogni singolo millesimo. Il Trentino, si sa, è terra fortemente vocata per la produzione di spumante metodo classico, ma ancora di più lo è terroir di Martignano sulla collina di Trento che è in grado di regalarci una riserva di straordinario livello. Il Progetto spumantistico di Maso Martis, iniziato nel 1990, ha raggiunto oggi, grazie alla passione di Antonio e Roberta Stelzer, punte di eccellenza che vedono nella Madame Martis (70% Pinot Nero, 25% Chardonnay in barrique dalla vendemmia fino al tiraggio, 5% Pinot Maunier) una delle massime espressioni di metodo classico italiano.
La degustazione è stata condotta dall’affascinante “Donna del vino” Aurora Endrici, da Antonio e Roberta Stelzer e dall’enotecnico dell’azienda Matteo Ferrari.
Note di degustazione:
Madame Martis TrentoDoc Brut Riserva Rare Vintage 2001
Annata non favorevole in Trentino, piuttosto fredda, naso intenso, in bocca spiccano acidità e sapidità, data la sboccatura recentissima (giugno 2010) deve ancora raggiungere il suo equilibrio.
Madame Martis TrentoDoc Brut Riserva Rare Vintage 2000
Annata molto più regolare rispetto alla 2001, che ha prodotto uve perfette, complessità maggiore sia al naso che in bocca; sboccatura aprile 2009.
Madame Martis TrentoDoc Brut Riserva Rare Vintage 1999
Annata decisamente ottima in Trentino, soprattutto per i bianchi, qui la complessità è notevole, grande mineralità, tostatura, crosta di pane, acidità importante e bella persistenza, un grande vino; sboccatura maggio 2008.
Al termine della verticale vengono servite le basi di Pinot nero, Chardonnay e Pinot Maunier dell’annata 2010 che andranno a costituire la cuvèe che verrà assemblata nella primavera 2011; che dire, se il buon giorno si vede dal mattino e considerando che l’annata 2010 è stata una delle più scontrose degli ultimi anni, con delle basi di questa qualità, Madame può stare tranquilla, sarà sempre lei, stessa classe, stessa eleganza e se qualcuno di quei 500 fortunati avrà la pazienza di desiderarla, bramarla e aspettarla per almeno una decina d’anni, e questo vale per tutte le annate sin qui prodotte, capirà che certe emozioni può regalarle solo una signora, la signora delle riserve trentine!
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