
L’universo muliebre è affascinante, mi stimola ed è sempre in grado di sorprendermi e di farmi sentire vivo. Questa corrispondenza di amorosi sensi la ritrovo nei rapporti interpersonali, nel lavoro, nell’arte, nella musica e ovviamente nel mondo del vino e dell’enogastronomia. Se guardo anche a questo blog, a quasi un anno dal suo avvio, ho scritto molto più di donne che fanno vino che di uomini; è con loro che mi confronto maggiormente di persona e in rete, non lo dico per piaggeria o per captatio benevolentiae, è un dato di fatto. Ecco perché al recente Vinitaly non mi sono lasciato scappare un importantissimo appuntamento, organizzato dalla Fisar, che aveva per titolo “Donne del vino: una degustazione al femminile (La specificità del contributo delle donne al mondo del vino) ”. Relatrici d’eccezione alcune tra le più importanti “signore” del mondo del vino italiano: Elena Martusciello dell’Azienda Grotta del Sole di Napoli e Presidente dell’Associazione Donne del Vino, Chiara Soldati dell’azienda La Scolca di Gavi e Presidente del Movimento Turismo del Vino, Patrizia Felluga dell’azienda Zuani di San Floriano del Collio e Presidente del Consorzio tutela dei vini Collio – Carso, Susanna Bianco dell’azienda Gigi Bianco di Barolo, Donatella Cinelli Colombini dell’azienda – Fattorie del Colle di Trequanda (Siena), assessore al turismo del comune di Siena e docente universitaria.
Nel ruolo di moderatrice Gladys Torres, sommelier e giornalista, mentre la degustazione dei vini è stata affidata a Karen Casagrande sommelier Fisar dell’anno. Prima di passare alle domande di rito e alle degustazioni sono stati forniti alcuni dati che ritengo particolarmente interessanti: il 30 % delle aziende vitivinicole italiane è gestito da donne e la percentuale sale al 59% se si tratta di aziende di famiglia; inoltre sono in costante crescita le donne agronomo, enologo, senza dimenticare ovviamente le giornaliste, le sommelier e le enotecarie; se a tutto ciò aggiungiamo che in Italia, le aziende dove ci sono donne al vertice hanno avuto negli ultimi tre anni performance migliori e sono fallite meno (analisi realizzata per il CorrierEconomia), sarebbe d’obbligo, e segno di un Paese intelligente (se l’Italia lo fosse), vedere sempre più donne ai posti di comando.
INNO ALLA DONNA
Stupenda
immacolata fortuna
per te tutte le creature del
regno
si sono aperte
e tu sei diventata la regina
delle nostre ombre
per te gli uomini
hanno preso
innumerevoli voli
creato l’alveare del
pensiero
per tedonnaè sorto
il mormorio dell’acqua
unica grazia
e tremi per i tuoi
incantesimi
che sono nelle tue mani
e tu hai un sogno
per ogni estate
un figlio per ogni pianto
un sospetto d’amore
per ogni capello
ora sei donna tutto un
perdono
e così come vi abita
il pensiero divino
fiorirà in segreto
attorniato
dalla tua grazia.
(Alda Merini)
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