Vini d’annata o vini dannatamente buoni? Degustando alla Fiera dei Vini di Buttrio 2013


Paolo Ianna – Alessandro Scorsone – Mario Busso

La Fiera Regionale dei vini di Buttrio cresce in forma e sostanza ogni anno di più; molte le degustazioni interessanti in programma, purtroppo solo due quelle alle quali sono riuscito a partecipare! La prima, “Friulano Versus… il gioco dell’IndoVino” a cura di Vinibuoni d’Italia condotta da Paolo Janna, al quale si è aggiunto a sorpresa Alessandro Scorsone. Una degustazione molto bella e informale dove Ianna e Scorsone sembravano Robert Redford e Paul Newman (scegliete voi chi è chi) ne “La stangata” tanto mi sono divertito. Cinque Friulano si confrontavano alla cieca con 5 grandi bianchi italiani: Cappuccina Soave Doc Fontego 2012, Vicari Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Verdicchio del Pozzo Buono 2012, Il Colombaio di Santa Chiara Vernaccia di San Gimignano Docg Selvabianca 2012, Benito Ferrara Fiano di Avellino Docg 2012, Malvirà Roero Docg Arneis Trinità 2012 “versus” Antonutti Friuli Grave Doc Friulano 2012, Le Monde Friuli Grave Doc Friulano 2012, Ronco del Gelso Friuli Isonzo Doc Friulano Rive Alte Toc Bas 2012, Raccaro Collio Doc Friulano Vigna del Rolat 2012, Toros Franco Collio Doc Friulano 2012, Obiz Friuli Aquileia Doc Friulano Tampia 2012. Chi è uscito vincitore dalla pugna? Sicuramente Benito Ferrara con il suo Fiano di Avellino Docg 2012 davvero notevole, mentre per il Friulano ho capito, definitivamente, che non è un vino d’annata ma può essere dannatamente un grande vino. Va aspettato, ha bisogno di tempo per esprimersi, deve superare naturali (per la tipologia) disequilibri (leggere riduzioni) ma poi può diventare un grande vino bianco sul quale francamente punterei di più invece che spiantare vigneti come si sta facendo in Friuli. Una prova tangibile di quanto vado dicendo? Assaggiate il Tocai Friulano 1994 di Borgo del Tiglio, L’Edi Tocai Friulano 2004 di Davide Feresin o il Tocai 2006 di Valter Sirk.

La seconda degustazione cui ho partecipato era “Bacco e Quetzalcoàlt: ovvero vino e cioccolato”, sempre a cura di Vinibuoni d’Italia, sempre alla cieca e sempre condotta da Alessandro Scorsone questa volta in solitaria. Alcune tipologie di cioccolato del maitre chocolatier Stefano Collaut della Pasticceria La rosa di Cervignano del Friuli incontravano i vini dolci: Scubla Roberto Colli Orientali del Friuli Doc Verduzzo Friulano Cràtis 2009, Coffele Alberto Recioto di Soave Docg Classico Le Sponde 2011, Rottensteiner Hans Alto Adige Doc Gewürztraminer Passito Cresta 2010, Donnafugata Passito di Pantelleria Doc Ben Ryè 2010, Pedrinis Valcalepio Doc Moscato Passito Betinus 2007. A fine degustazione e prima di scoprire le bottiglie, Alessandro Scorsone ha chiesto ai partecipanti di indicare il loro vino preferito e qui è emerso un dato di fenomenologia del gusto interessante: La stragrande maggioranza ha preferito il dolcissimo Ben Ryè 2010 (mumble mumble), io avrei virato più sul Cràtis 2009 di Scubla e su Le Sponde 2011 di Coffele, anche se a dirla tutta l’abbinamento cioccolato – vini dolci, spesso, emoziona quanto una puntata de “La terra dei cuochi”.

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