
Non preoccupatevi non si tratta del soporifero racconto di una vacanza ma della scoperta di un vitigno sloveno detto Cipro o zipro, come andrebbe correttamente pronunciato. Il fatidico incontro è avvenuto a Buttrio in una bella degustazione di vini sloveni condotta magistralmente dalla vulcanica Liliana Savioli. Oltre al Cipro, in assaggio, c’erano altri due autoctoni, Pinela e Zelen che conoscevo già grazie a quel genio di Miha Batic che la vinifica in purezza, è il caso della Pinela, oppure lo usa nella cuvèe dello splendido Zaria bianco, ed è il caso dello Zelen. La zona d’elezione della Pinela è la Valle di Vipacco (Vipavska Dolina) ma si può trovare anche in Veneto, per la precisione nei Colli Euganei. Sarebbe davvero interessante mettere i due vitigni a confronto in una degustazione, anche se temo che gli sloveni vincerebbero a mani basse! Per lo Zelen invece, che in sloveno vuol dire verde come il colore del vino che ne deriva, la zona d’elezione è l’alta Valle di Vipacco. Ma veniamo alla “scoperta” della giornata, ovvero al Cipro, che pare venga proprio dall’omonima città e che è molto simile al Moscato rosa anche se in realtà è un vitigno a bacca nera. Il Cipro è un’interessante vitigno che ben si presta all’appassimento ed è stato riscoperto nel villaggio sloveno di Bertocchi , siamo nell’Istria slovena sopra Capodistria. è un grande vino da meditazione, con potenzialità e ambizioni davvero incredibili a patto di trovare l’annata perfetta e questo, naturalmente è anche il suo limite!
I Vini degustati
Guerila Pinela 2011 – Ajdovscina (Slo)
Bel naso, con note vegetali, frutta tropicale e mela; in bocca è meno complesso ma ha bella freschezza e sapidità. Una Pinela d’annata facile da bere; non dimentichiamoci però che la Pinela con qualche anno in più sulle spalle ottenuta da uve macerate può essere anche un vino complesso e di straordinaria intensità, ovviamente mi riferisco alla Pinela in purezza di Miha Batic.
Miran Pipan cantina Pipo Zelen 2005 e 2006 – Ajdovscina (slo)
Lo Zelen 2005 che deriva da un’annata capricciosa, al naso si presenta complesso con note di frutta matura e camomilla (c’è una macerazione di 2/3 giorni). Il 2006, da un’annata decisamente calda, è molto simile con una maggiore complessità e morbidezza in bocca solo che il paradosso e che il 2005 ha sicuramente ancora un futuro, il 2006 appare al capolinea.
Ingrid Mahnic Cipro Likor 2011 – Secovlje (Slo)
Ma che sorpresa questo Cipro. Un naso intenso con note di rosa, frutta matura (confettura di prugna), resina; in bocca entra meravigliosamente bene ed è di eleganza davvero notevole. Un vino che sinceramente non sprecherei per abbinamenti più o meno scontati, è stupendo vino da meditazione.
Alter Slavec Cipro 2011 – Izola (Slo)
Al naso è molto forte la nota di tintura di ioidio cheper questo vino è croce perché lo caratterizza troppo ed è delizia perché lo fa risultare un passito intrigante. Leggermente stucchevole, ho amato di più il Cipro di Ingrid Mahnic, decisamente!
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