
È Possibile che i vini bianchi friulani, giuliani e sloveni possano competere con i grandi bianchi di Borgogna e del Mondo? Azzardo un sì e rilancio senza paura. Tanta sicumera deriva dagli assaggi di vini, con un bel po’ di tempo sulle spalle, in alcuni casi si parla di qualche decennio, fatti in questi ultimi due anni. Dando per scontato che chi si ostina a dire che i bianchi sono solo vini d’annata è fuori dalla storia, corre l’obbligo a chi si occupa di vino: sommelier, giornalisti, comunicatori, non solo di sfatare con forza questa credenza popolare, ma di ingaggiare una furiosa battaglia affinché capolavori, per lo più misconosciuti, non appartengano solo alle riserve private dei produttori, ma possano essere messe a disposizione di una platea appassionata e attenta più di quanto si creda. Ovviamente questo discorso non può valere per tutti, c’è bisogno del terroir, del lavoro in vigna e dell’arte e della sapienza del produttore. Tanto per essere concreti ecco qualche esempio di vini bianchi straordinariamente eleganti e di una complessità unica, veri e propri nettari inebrianti:
Venica & Venica – Dolegna del Collio
Malvasia 1992
Borgo del Tiglio – Brazzano (GO)
Tocai Friulano 1994 volendo sublimare l’impossibile si abbina in maniera strepitosa con il Patanegra
Studio di Bianco 1993, 1998, 2005
Chardonnay “Selezione” 1999, 2001, 2002, 2005
Verduzzo 2000
Vie di Romans – Mariano del Friuli (GO)
Sauvignon “Piere” 1996 (in magnum)
La Viarte – Prepotto (UD)
Rovul (50% chardonnay e 50% pinot bianco) 1985, prodotto in due sole annate (purtroppo)
Davide Feresin – Cormons (GO)
L’Edi Tocai Friulano 2004
Radikon – Oslavia (GO)
Ribolla Gialla di Oslavia 2004
Mario Schiopetto – Capriva del Friuli (GO)
Blanc des Rosis 2001 (Tocai Friulano, Pinot Grigio, Sauvignon, Malvasia Istriana e Ribolla Gialla)
Mario Schiopetto Bianco 2003 (Chardonnay e Tocai Friulano)
Pinot Bianco 2004
Russiz Superiore – Capriva del Friuli (GO)
Col Disôre 2007 (Pinot bianco 40%,Tocai friulano 35%, Sauvignon 15%, Ribolla gialla 10%)
Gaspare Buscemi – Cormons (GO)
Alture Bianco “Riserva Massima” annata 1987 (base Pinot Bianco)
Dario Princic – Oslavia (GO)
Ribolla Gialla di Oslavia 2005:
E poi gli Sloveni confinanti (Non posso non citare cantine che sono solo ad una manciata di km dal confine italiano)
Miha Batic – Valle di Vipava
Chardonnay del 1999 (a dire il vero questo vino ha vinto una medaglia di bronzo in Borgogna),
Valter Sirk – Dobrovo BRDA
Chardonnay 1998
Ps: naturalmente questo è (solo) quanto ho avuto la fortuna di bere nel corso dell’ultimo biennio, immagino che in molte altre cantine friulane, giuliane e della slovenia ci siano degli scrigni magici che aspettano solo di essere aperti!
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